Storia inizio 900

Posted on 23 dicembre 2012

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Tra la fino del‘800 e l’inizio del 900 ce una fase industriale che viene chiamata 2°rivoluzione industriale.che è una fase caratterizzata del petrolio e dalla diffusione dell’automobile.
Comincia anche lo sfruttamento dell’energia elettrica proveniente della dighe idroelettriche. La chimica compie passi notevoli. L’agricoltura si va a evolvere con macchinari, si creano organismi a carattere internazionale x facilitare il commercio e le comunicazioni con i vari popoli. In questo periodo (primi del 900) comincia ad avere un importanza notevole la pubblicità. La popolazione mondiale è in continuo aumento, grazie al vivibilità migliore, lo sviluppo della medicina, e sopratutto nn ci sono guerre. Migliorano anche i mezzi di trasporto, e questo favorisce la commercializzazione dei prodotti. È in questo periodo che incomincia a profilarsi un contrasto di tipo economico tra l’europa e gli stati uniti.
Tutto questo, produce una profonda ricaduta anche a livello sociale, per ex, la tradizionale famiglia contadina(famiglia patriarcale), comincia ad entrare in crisi(x le macchine meccaniche), xke servono meno braccia per lavorare, prima viene affiancata, poi sostituita dalla famiglia mononucleata(formata da una sola famiglia/nucleo). Un altro ex di ricaduta sociale: le donne cominciano ad emanciparsi, ed il paese che da inizio a cio, è l’inghilterra, le suffragette, le quali volevano il diritto di voto.un altra ricaduta, è la progressiva secolarizzazione della società, cioè emancipazione/liberazione dalla soggezione/sottomissione della chiesa. E quindi anche nei rapporti interpersonali, vengono adottati, regole/comportamenti piu licenziosi.la società progressivamente di democraticizza, cioe partecipa sempre piu alla vita politica. Una conseguenza non tanto positiva è, una tendenza che si manifesta in vari paesi, il rifiuto delle minoranze, ad ex le minoranze ebraiche che vivono da tempo nell’impero russo, sono sottoposte a dei veri e propri massacri, e cio determina l’inizio dell’immigrazione degli ebrei verso l’America settentrionale. Si viene a fondare il movimento sionista, fondato da ungherese, che rivendica il diritto per gli ebrei di avere una patria che inizia nel 70 d.c dopo che Tito distrugge il tempio di Gerusalemme. Sempre nei primi 10 anni del 900, si manifesta in vari paesi d’europa, una violenta ondata di antisemitismo. Ex il cosidetto affare Dreyfus che viene ingiustamente accusato di alto tradimento, e mandato in prigione nelle guiane.
Sempre in questo periodo, si sviluppa il Movimento Socialista , che rivendica la necessità di azioni migliorative per il lavoratore, e Rosa Luxemburg è uno persona che cerca di portare questa idea in tutta l’europa. Di fronte ai problemi sociali che si aspriscono, entra la chiesa a rompere le scatole. 1° problema, l’enciclica Rerum Novarum, dove gli imprenditori e gli operai hanno diritto al loro guadagno, al fine di avere un miglioramento delle condizioni di questi. Nell’età giolittiana continua nell’azione di singoli sacerdoti, aiutando le classi piu disagiate.
1892 viene fondato il Partito dei lavoratori Italiani, che tre anni dopo assumerà il nome di “Partito Socialissta Italiano”.

Politica Interna

Fra il 1896- 1913 avviene il “decollo” industriale, che consiste in: sviluppo dell’industria pesante, aumento della produzione di energia idroelettrica, e per conseguenza del reddito pro capite, tutto ciò si verifica in modo disomogeneo in Italia, e riguarda solo le regione centro-settentrionali. Mentre nel sud della penisola non c’è, e questo costringe la popolazione a continuare il fenomeno migratore. In questi ani la concorrenza industriale diventa molto forte, e determina un particolare risultato, e cioè: le aziende più piccole nn reggono la concorrenza, e vengono inglobate dalle aziende più grandi, che diventano le uniche dominatrici del mercato, fino a formare degli Oligopoli (Dominio di pochi). In quest’età vengono creati i primi cartelli(gruppi di aziende che si accordano sui prezzi, da stabilire x le varie merci). Sempre in ambito economico, ma sul versante dei lavoratori, troviamo un rafforzamento delle organizzazioni sindacali, nascono anche le così dette leghe bianche (associazione di braccianti e contadini, ed è una delle prime di associazioni di lavoratori).
L’atteggiamento di Giolitti in questa situazione. È particolarmente innovativo, esso cerca di attuare una politica di mediazione tra le forze sociali. La novità dell’atteggiamento di Giolitti, riguarda sopratutto l’aspetto Sindacale, quindi egli favorisce il processo di sindacalizzazione, affermando che tutti hanno il diritto di di poter rivendicare i loro diritti, purché non vadano contro la legge.
Giolitti arriva ad invitare i Socialisti, per la precisione l’ala moderata(perché ce il filone dei Riformisti, che erano socialisti capeggiati da Filippo Turati, che voleva delle riforme graduali, attraverso riforme; poi c’è l’ala che voleva lo scontro diretto e un cambiamento immediato, questi venivano detti Massimalisti, ed erano guidati da Andrea Costa) dei Socialisti alla cogestione del Governo.
Sempre in ambito di politica interna, Giolitti attua dei cambiamenti importanti, che tendono ad ammodernare le strutture di base(dell’Italia), ad esempio: attua la Nazionalizzazione delle Ferrovie; Nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita; Diminuisce gli interessi del debito pubblico; introduce il Suffragio Universale Maschile(che porta con se un’altra conseguenza importante, e cioè che anche i cattolici potevano votare). Il fatto più importante che caratterizza l’età Giolittiana, è l’occupazione della Libia, che si spiega con due motivi:
– La Libia era l’unico territorio del Nord Africa che non era ancora stata conquistata da nessuno stato, ed era vicino alla Sicilia;
Tentativo di Calmare le Esigenze/richieste del Movimento Nazionalistico che stava diventando sempre più aggressivo.

Età Giolittiana

1904 anno del primo sciopero nazionale, e anche come anno del primo intervento ufficiale di Giolitti nell’ambito del dialogo sociale.
Giolitti diminuisce le ore di lavoro a 10 ore massime di lavoro al giorno, viene creata una tassa nazionale a tutela della eventualità di un lavoratore e delle pensioni. Vengono anche presi i primi provvedimenti per il lavoro femminile, e per la maternità(e verrano migliorate nel ventennio fascista).
Giolitti si occupa anche del lavoro minorile, e impone l’età minima x lavorare, che è di 12 anni, e anche un progressivo aumento dei salari. Poi provvede alla creazione della INA (istituto nazionale delle assicurazioni), che avrebbe dovuto gestire le assicurazioni sulla vita. Giolitti non affronta la questione meridionale, non fa nulla per migliorare le condizioni dell’agricoltura; costruisce l’acquedotto pugliese(ancora oggi in funzione). Se nel nord Giolitti si dimostra aperto per gli scioperi, nel sud attua una pesante repressione, utilizzando con la violenza, quelle che erano le forze dell’ordine. È nell’età giolittiana che si verifica il maggior tasso di emigrazione verso altri stati. L’emigrazione che era quasi un esclusiva meridionale, ma anche il veneto.

Due parole sulla politica estera.
Prima di tutto, per quanto concerne con i rapporti con gli altri stati, Giolitti cerca di essere equidistante con gli altri paesi europei, dopodiché, per tener buona una certa parte dell’opinione pubblica(estremisti), decide di tenere una politica di colonialismo, cioè la guerra di Libia. Poi attacca la Turchia, in modo diretto, occupando un gruppo di isole del mar Egeo, l’arcipelago delle Sporadi, che all’epoca si chiamava Dodecanneso. La Turchia nel 1912, firma il trattato di Losanna, con il quale la Turchia cede ufficialmente la Libia.
Sempre nel 1912, Giolitti introduce il suffragio universale maschile. Nei confronti dei cattolici, Giolitti tiene un atteggiamento molto intelligente, che pero erano ancora vincolati dal “Non Expedit”, Avviene il Patto Gentiloni, che consiste in: fu un accordo voluto da Giolitti in occasione delle elezioni politiche italiane del 1913, che impegnava i cattolici a sostenere, nelle elezioni politiche, i candidati liberali contrari a misure anticlericali.
Si poteva votare il partito che manteneva l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole e come religione ufficiale dello stato, o che si mettevano contro il divorzio.
E così Giolitti ottiene una larga maggioranza ai voti.
Arriviamo al 1913/1914, quando la condizione sociale dell’italia è piuttosto critica, e le rivendicazione operaie e salariali diventano piu pressanti, come in emilia e in toscana, e dall’altra parte i nazionalisti che vogliono un’altra guerra. Tra i favorevoli che vogliono un’altra guerra ci sono i “irredentisti” cioè i Patriotti delle terre Irredente(che erano in buona fede).
Nel giugno 1914 scoppia la prima Guerra Mondiale, e l’opinione pubblica italiana si spacca in 2, da una parte i neutralisti e gli interventisti. Giolitti che è ancora al potere nel “14, è tra i neutralisti, ma ha una sua idea, xke pensa di barattare la neutralità dell’italia con le terre del Trento.

Introduzione prima guerra mondiale.
Premessa: in ogni conflitto esistono sempre due cause, apparenti e reali.
Si definiscono apparenti o occasionali, sono quelle che costituiscono il pretesto per l’apertura dell ostilità. Mentre le cause reali o cause profonde, sono più complesse/articolate, e sono i motivi veri per cui scoppia una guerra.
Gli storici distinguono le cause reali, anche in base al temo, e le distinguono in remote(piu lontane nel tempo) e cause prossime(quelle piu recenti).

La causa occasionale della prima GM, è l’uccisione avvenuta a Sarajevo il 28 giu 1914 dell’erede al trono Austriaco, l’arciduca Francesco Ferdinando, da un nazionalista Serbo.

Le cause vere sono molteplici e sono per lo più cause Remote, che sono di ordine politico-economico-militare-culturale. Ambito politico, sopravvivono degli atriti tra singoli stati, che si erano determinati in passato, per esempio il contrasto Franco-Tedesco. Aveva raggiunto il culmine nel 1870 dove nella battaglia di Sedan il 4 settembre. La Germania si prende l’alsazia e la lorena, che erano bacini minerari(carbone). Altro contrasto: tra austria e Russia per il controllo della zona balcanica x il mar mediterraneo. Poi contrasto anglo-tedesco: per le colonie dell’africa. Poi anche la crisi dell’impero turco(ottomano), che stava lentamete decadendo.
Da una parte ce la triplice alleanza(Germania, italia,Austria), e da un altra la triplice intesa(inghilterra, russia, francia). La triplice intesa è piu recente e nasce come intesa cordiale tra solo 2 stati, Francia e Russia, successivamente per interessi di vario tipo, e quella che era un intesa cordiale, diventa triplice intesa.
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